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La Storia

 

  1. LE ORIGINI DEL CORPO MUSICALE G. VERDI “COMITATO PRO-MACHERIO”
  2. LE DUE GUERRE E GLI ANNI ’50 “CORPO MUSICALE MACHERIESE”
  3. DALLA RIFONDAZIONE AGLI ANNI ‘80
  4. GLI ANNI ’90 “LARGO AI GIOVANI”
  5. IL NUOVO MILLENNIO

 

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LE ORIGINI DEL CORPO MUSICALE G. VERDI “COMITATO PRO-MACHERIO”

Società Pro-Macherio 1920Le prime notizie della Banda di Macherio risalgono al 1913, quando un gruppo di appassionati di musica decise di dare vita ad un’associazione che avesse lo scopo di accompagnare le principali manifestazioni civili e religiose del paese. Nacque il Comitato Pro Macherio con lo scopo di raccogliere fondi per costruire una sede per la nuova società che aveva la finalità di promuovere attività sportive e culturali.

L’animatore della vita musicale di quegli anni è Giulio Didoni, già apprezzato organista della chiesa, desideroso di avvicinare i cittadini alla musica.
Affiancato dal maestro Camillo Brenna di Desio, Giulio Didoni assunse da subito la responsabilità della direzione del Corpo musicale macheriese.

Il battesimo di questi benintenzionati musicisti fu il 9 settembre 1914, in occasione del matrimonio tra la contessina Ilda dei Duchi Visconti di Modrone e il Marchese Alfonso Corti di San Stefano Belbo, la banda venne invitata a Villa Belvedere per allietare il ricevimento di nozze.

Tuttavia, nonostante le buone intenzioni che animavano il cuore e gli strumenti dei nostri, si trovano di fronte ad un grande ostacolo come il primo conflitto mondiale. Numerosi bandisti abbandonarono i propri strumenti per imbracciare i fucili che risuonarono nelle valli e delle montagne per tre lunghi anni. Durante queste marce ben trentanove macheriesi persero il passo, lasciando intatta la voglia di tornare indietro a chi ebbe la fortuna di raccontare tutto quello che era successo.

Terminata la guerra la Banda di Macherio venne ripresa da Giulio Didoni, il quale ne mantenne la direzione dal 1919 al 1933: in questo periodo l’organico arrivò a contare ben sessantuno componenti, tutti residenti nel comune e quindi rappresentanti della maggioranza delle famiglie che componevano il tessuto sociale.

 

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LE DUE GUERRE E GLI ANNI ’50 “CORPO MUSICALE MACHERIESE”

Concorso bandistico San Pellegrino Terme 1950I primi momenti significativi del Corpo musicale risalgono agli anni ‘30, la sera di lunedì 28 Agosto 1933 durante la sagra di San Cassiano, la banda partecipò ai festeggiamenti per il quarantesimo anno di sacerdozio e per il venticinquesimo anniversario di nomina del Parroco don Carlo Biffi.

Un altro momento cruciale è illustrato da un manifesto del 1935, recante l’organizzazione dei festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario dell’Oratorio San Carlo.

Un paio di anni prima, la triste dipartita di Giulio Didoni aveva drasticamente sconvolto la vita sociale del gruppo, trovatosi di colpo privato del proprio padre fondatore. Come suo successore fu richiamato il maestro Camillo Brenna, che lasciò l’incarico nel 1937 al maestro Redaelli, il quale ricoprì la mansione fino al 1940. Sono gli anni delle marce Aquila e Impero, ancora oggi conservate nel nostro archivio storico e del consenso, più o meno sentito, al Regime.

Il fascismo fu però anche la causa della seconda tragica interruzione dell’attività bandistica in seguito allo scoppio delle ostilità, con conseguente sospensione delle attività civili e mancanza di qualsivoglia momento di svago in un paese lacerato da divisioni.

Dopo la seconda guerra mondiale Brenna, Monguzzi, Parma, Quinti e Galliani sono i maestri che si succedettero alla guida dei musicisti macheriesi meritandosi gli applausi del paese in quegli anni di rinascita e ricostruzione.

La grande voglia di ripartire portò la nostra banda a partecipare al suo primo concorso bandistico a San Pellegrino Terme nel settembre 1950 dove conquistò il primo premio assoluto sotto la direzione del maestro Parma.

È proprio in quest’anno che la banda modificò la propria denominazione in “Corpo musicale Macheriese”, quale segno di rinnovamento e di nuovo slancio sociale. I legami con la Parrocchia vennero rinforzati in seguito allo spostamento della sede presso un locale con annesso magazzino in Piazza della Chiesa.

Pochi anni più tardi, nel 1959, il nuovo Corpo musicale macheriese subì una battuta d’arresto dovuto all’abbandono da parte di alcuni soci per legarsi a bande limitrofe, arresto che fortunatamente per la vita macheriese durò solo pochi anni fino alla nuova rinascita avvenuta negli anni ’60.

 

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DALLA RIFONDAZIONE AGLI ANNI ‘80

Festeggiamenti Sezione Carabinieri in congedo 1983Nel 1964, su iniziativa di Enrico De Carlini e il supporto convinto e determinante di Alessandro Viganò, gran parte dei membri emigrati altrove vennero “richiamati in servizio” al fine di ricostituire il nucleo base che si arricchì grazie all’inserimento di un gruppo di giovani dai capelli un po’ lunghi che dettero nuova linfa alle prestazioni musicali.
Quale segno della nuova vita sociale, la banda cambiò la propria denominazione in “Corpo bandistico Macheriese”.

Per molti di quelli che allora erano giovani il ricordo del “Maestro” si accompagna sicuramente al nome del sopracitato Enrico De Carlini. Costui, oltre che direttore, fu anche insegnante dei numerosi allievi e punto di riferimento culturale della banda sino al 1980, anno in cui cedette il testimone a Giovanni Sala.

Giovanni Sala fu il direttore artistico del Corpo musicale fino al 1992 e arricchì il repertorio grazie alla sua passione per le opere liriche e la sua conoscenza delle marce che ancora oggi rivestono la spina dorsale dei nostri servizi all’aperto.
In questo periodo avvenne anche un fatto completamente nuovo per il Corpo musicale di Macherio, come stava avvenendo anche in molte altre bande della Brianza. La presenza femminile entra a far parte dell’associazione, che fino ad allora era sempre stata composta da soli uomini.

Parlare di questi anni permette con piacere di ringraziare e riconoscere il ruolo di primo piano svolto da Pietro Boschi, il quale ricoprì l’incarico di Presidente e musicista sino all’anno 2000.

L’associazione aveva assunto un’organizzazione ben definita e non poteva fare a meno di regole. Il 28 ottobre 1984 vennero approvati lo Statuto ed il Regolamento interno del Corpo musicale Giuseppe Verdi di Macherio.

In occasione del concerto per la “Festa di San Cassiano” del 1983 la cittadinanza poté ammirare il nuovo labaro con il tricolore e lo stemma sociale. Mancava ancora un abito che desse identità al gruppo; questa lacuna venne colmata durante il concerto di primavera del maggio 1985 quando venne ufficialmente inaugurata la nuova divisa sociale caratterizzata da berretto e giacca blu, pantalone/gonna blu con striscia longitudinale gialla.

Sempre sotto la guida di Pietro Boschi, si perfezionò la tradizione del Concerto dell’Epifania del 6 gennaio, che per numerosi cittadini è oramai diventata una consuetudine irrinunciabile, nella quale si presentano i risultati delle prove che hanno impegnato i nostri strumentisti, arrivando oggi a contare centinaia di brani classici e moderni nel proprio repertorio.

 

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GLI ANNI ’90 “LARGO AI GIOVANI”

Concerto nel cortile del MunicipioNel 1992 la Direzione artistica del Corpo musicale Giuseppe Verdi di Macherio passò nelle mani del maestro Enrico Crippa, che aveva iniziato la sua carriera da musicista con i primi corsi di orientamento negli anni Ottanta. La sua presenza di spirito avvicinò molti giovani grazie all’inserimento di brani contemporanei e la riscoperta di composizioni dimenticate nella storia della musica, andando a pescare nel repertorio delle tradizioni zigane, della musica barocca e rinascimentale, senza paura di lasciare esterrefatta l’audience con composizioni proposte al fine di accrescere la sensibilità e la cultura di chi le suonava e di chi le ascoltava.

Gli anni Novanta segnarono un indirizzo “internazionale”; in occasione degli anniversari di fondazione vennero invitate formazioni musicali provenienti da tutta Europa. Ricordiamo la Aer Lingus Pipe Band, banda della compagnia aerea di bandiera irlandese, nell’estate del 1993 la Millenium Marching Band di Verdello presentarono uno show innovativo in occasione del nostro ottantacinquesimo nel 1998. Soprattutto grazie alla grande amicizia con il Corpo musicale di Besana Brianza che in occasione dei raduni bandistici internazionali, Macherio ebbe la fortuna di ospitare alcune tra le più prestigiose formazioni che partecipavano all’evento; come i francesi di Saint Germain de Pres e gli spagnoli della Banda de Música de la Real Ciudad de Gáldar delle Canarie.

La condivisione della passione per la musica culminò in piazza San Pietro a Roma nel dicembre 2000 al Giubileo delle Bande e dello spettacolo davanti a Sua Santità Giovanni Paolo II, e non ci fu occasione migliore per il Corpo musicale Giuseppe Verdi di concludere un secolo ricco di avvenimenti.

 

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IL NUOVO MILLENNIO

Concerto del centenario giugno 2013Il nuovo millennio porto all’interno della nostra associazione novità artistiche e organizzative: dopo ventisei anni di presidenza, nel 2001 Pietro Boschi passò il testimone a Giuseppe Cecchetti, che ancor oggi tiene con grinta ed entusiasmo le redini dell’associazione.

In occasione dei festeggiamenti del novantesimo anniversario viene inaugurata la nuova divisa sociale che da blu passa a rossa.
Uno dei maggiori cambiamenti che avvennero in questo decennio è senza dubbio la nuova Direzione artistica del maestro Claudio Spinelli che sostituì dal mese di settembre 2005 Enrico Crippa.

Spinelli, già direttore di altri corpi Musicali e di grande esperienza, impostò il suo lavoro in funzione di una crescita musicale costante e con l’intento di far acquisire alla banda sempre più fiducia nei propri mezzi. I risultati si notarono da subito; nella prima trasferta sotto la sua direzione, la banda riscosse enorme successo in occasione del raduno bandistico di Gazzada Schianno (VA) nell’estate 2006.
Una delle ultime occasioni per apprezzare la ricercata qualità artistica di Spinelli, che di lì a pochi mesi depose la bacchetta, fu la trasferta a Lizzana (Trento) dove fu eseguito il concerto “Una, cento, mille storie”.

Il 2010 segnò il debutto ufficiale del nuovo maestro Enea Bezzi, che si presentò alla cittadinanza in occasione del Concerto di Primavera. Con la sua esperienza verso il mondo scolastico, il maestro concentrò da subito l’attività verso i più giovani, presentando per i ragazzi delle elementari il progetto musicale “La Banda a Scuola”.

Il primo secolo di banda termina con l’assegnazione di riconoscimenti importanti: l’attestato ministeriale di “Gruppo di Musica popolare ed amatoriale di interesse nazionale” per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, e il premio da parte dell’Amministrazione comunale di “Cittadino benemerito”.

 

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